434.509 visitatori da 188 Paesi, 1.841 espositori di cui 27% esteri da 33 Paesi,210.000 mq di area espositiva, 650 designer under 35 del Salone Satellite e un incremento del 17% rispetto al 2016: questi i numeri della 57° edizione del Salone del Mobile Milano, la rassegna più importante del design e dell’arredo.
Come ogni anno, a fiera conclusa, è tempo di individuare le tendenze che saranno protagoniste negli spazi dell’abitare nel 2019.
Nella variegata offerta di linguaggi estetici che hanno caratterizzato il Salone del Mobile 2018, emerge un ritorno all’organicismo e alla ricerca della purezza. Le collezioni combinano qualità e creatività, quest’ultima, tuttavia, risulta abbastanza “contenuta”: all’effetto impattante, infatti, i brand hanno preferito concentrarsi su arredi destinati a durare nel tempo e resistere all’usura. Oltre al fattore funzionalità e “senza tempo”, gioca un ruolo fondamentale anche il recupero del valore narrativo degli oggetti e complementi, capaci di creare un ambiente intimo e rassicurante: un concetto che si traduce in mobili dai legni sofisticati e naturali, finiture preziose, tessuti avvolgenti, luci calde. I complementi del Salone 2018 non solo da guardare e ammirare, ma soprattutto da toccare per apprezzare materiali e texture.
1. Trasparenze…decorate
I materiali trasparenti come il vetro e il metacrilato acquisiscono una nuova veste decorativa grazie a texture e disegni riprodotti in superficie. È il caso di Glas Italia che ha presentato Rayures, il nuovo paravento componibile firmato da Ronan & Erwan Bouroullec composto da pannelli incernierati, realizzati in cristallo Flutes stratificato e temperato negli speciali colori giallo e lilla, in finitura neutra o traslucida e cerniere in ottone cromato antracite. Un separè che scherma e allo stesso tempo filtra la luce. Paraventi e screen fanno parte anche di Hill House, la prima collezione disegnata da Roberto Giacomucci per House of Birds; il cui filo conduttore è il plexiglass decorato con pattern floreali e geometrici tridimensionali.
2.Verde e arancio
Il verde e l’arancione declinati in varie tonalità sono tra i colori più ricorrenti al Salone. Mango e arancione invadono gli spazi di brand come Vitra, colorano la celebre seduta Ghost di Cini Boeri per Fiam e la zona notte di Baxter; mentre il verde tenue, già di tendenza quest’anno, come il salvia e sottobosco sono protagonisti nelle collezioni di Soft Line e MUUTO.
3.Il lato decòr del legno
Il legno si rifà il look impreziosendosi di intarsi e colorazioni inedite su complementi d’arredo. Sperimentazioni grafiche, lavorazioni e applicazioni rendono così il materiale nobile un elemento decorativo: come Lineadeko, la linea di superfici in legno con grafismi tridimensionali progettata da Aldo Cibic per Listone Giordano con Inkiostro Bianco.
Il risultato è una serie di rivestimenti con texture materiche e morbide al tatto incise a laser che traggono ispirazione dalla natura, dalla geometria e del mondo dell’arte.
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Gebrüder Thonet Vienna in occasione del Salone del Mobile 2018 ha collaborato con Cristina Celestino. L’architetto ha reinterpretato secondo il proprio linguaggio estetico alcuni archetipi dell’azienda, pur mantenendo protagonista la tecnica del legno curvato. Nasce così Caryllon, la serie di tavoli dalle linee retrò che portano l’arte ebanista a livelli superiori attraverso piani intarsiati con diverse essenze e il trattamento decorativo ispirato alla straw marquetry, la tecnica di intarsio che utilizza strisce di paglia tinta nel colore.
4.Legno Naturale
Se da una parte la tendenza è quella dei legni decorati, dall’altra al Salone del Mobile 2018 si è riscontrato un ritorno alle essenze naturali del legno. Il materiale naturale è proposto “nudo e crudo” in sedute, librerie (vedi Verzelloni, Cappellini, Nikari) e tavoli, come Il Naturale di Heinz Glatzl & Joachim Mayr in collaborazione con Schotten & Hanse per Moroso, che sintetizza la tradizione artigianale del legno.
Anche Kartell cede al fascino del legno con Woody firmata Philippe Starck, una collezione di sedute e complementi realizzate in legno con una tecnologia particolare che a partire da legno fessurato può produrre con uno stampo la scocca di una sedia curvando però il materiale in una sola direzione, di conseguenza o si produce la seduta o i braccioli. L’impiallacciatura può essere di qualunque essenza e rifinita in vari modi e le combinazioni possono essere infinite grazie al colore delle parti in plastica delle gambe o ad eventuali rivestimenti in tessuto e pelle.
5. Marmo leggero
Così come il legno anche il marmo è protagonista in molte collezioni, ma con spessori più leggeri rispetto a quelli che siamo abituati a vedere. È il caso del tavolo Materic disegnato da Piero Lissoni per Porro e il tavolo Bold di Lago, realizzato in vetro con una tecnica di stampa digitale al cristallo nella finitura XGloss che riproduce le venature del materiale.
6.Oriental Mood
Suggestioni orientali per molte collezioni proposte alla Milan Design Week 2018. Piero Lissoni ha progettato per Porro il day bed Curry, ispirato appunto all’estremo Oriente, Dimitri Bähler per Established & Sons rivisita le tradizionali lampade di carta tipiche del Giappone in chiave contemporanea abbinando la carta wash – fatta a mano nel paese nipponico – con il carbonio della struttura che la sostiene.
La collezione firmata Neri&Hu prende il nome dalle varie tonalità di indaco utilizzate nella composizione degli elementi: dal rivestimento dei cuscini, agli schienali, separè e tappeti. GAN, infatti, significa “blu” in mandarino. Il duo di Shanghai ha così voluto rendere omaggio ad una tradizione orientale, quella di tingere di color indaco i tessuti usati per il corredo familiare.
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